Un ambiguo tramonto avvolge Napoli e le tre storie che si sviluppano a cavallo di una notte che si preannuncia di fuoco, fango e sangue. Un uomo si aggira tra fumi malsani portando con sé un carico pesante. Un giovane maneggia con maestria materiale esplosivo mentre, claudicante, un terzo uomo trascina con sé una spranga insanguinata. Ad un primo sguardo lo scenario pare essere il più cupo e ormai classico prodromo di una notte criminale. È solo aguzzando la vista che ci si rende conto che la scintilla che nasce dalle mani del giovane non è altro che la miccia di un esperto fuochista innamorato del suo lavoro, la spranga non è sporca di sangue ma solo uno degli strumenti indispensabili al lavoro di un maestro vinificatore. Il fango, infine, trasportato a fatica e con cui vengono ricoperte le gambe di una giovane donna, non è altro che pregiata terra sulfurea da cui trarre cura e bellezza. A volte, non è tutto come sembra. A volte si…